Tazza long size, caffè caldo, il piacere di stare con se stessi in casa, in compagnia di un buon libro o un film. Vi va l’idea? Allora, concedetevi un caffè americano: quel che ci vuole quando si ha voglia di meditazione, lentezza, relax per riscoprire i vantaggi di una slow life.

Questo tipo di caffè si ottiene attraverso l’estrusione a filtraggio, utilizzando il V60. Brevettata nel 1908, questo strumento è il precursore delle attuali macchine utilizzate per la preparazione dell’americano. A differenza di queste ultime, caratterizzate da un funzionamento automatico, la V60 è una classica macchina manuale.

Il nome V60 deriva dalla specifica forma del contenitore portafiltro che presenta un’angolazione di 60 gradi e un foro per il filtraggio. Per questo tipo di estrazione si consigliano 6 g di caffè per 100 ml di acqua: è il rapporto standard per preparare la classica tazza di americano. Naturalmente questo rapporto varia a seconda che si desideri un caffè più ristretto o più lungo. 

E veniamo all’estrusione di questa bevanda. Nella tazza superiore della V60 si inserisce il filtro che può essere di carta, di bambù o di qualsiasi altro materiale adatto. Prima di essere inserito, il filtro è bagnato: un’operazione essenziale per eliminare l’odore della carta che può danneggiare l’aroma del caffè al momento del contatto. Si versano, quindi, i granelli di macinato secco, si aggiunge acqua a una temperatura variante tra i 92 e i 96 gradi e si procede con l’estrusione. Lentamente, goccia dopo goccia, il caffè scende nell’ampolla inferiore, pronto per essere versato in tazza.

Quale miscela utilizzare per un buon caffè americano? Noi di Emporio Marago consigliamo i caffè 100% Arabica: contiene meno caffeina ed è più ricca di sapori e aromi particolari rispetto alla Robusta. Questo tipo di miscela offre al palato una varietà di sapori. La tazza long size – con un contenuto di caffè maggiore di quello di una tazzina di espresso – favorisce un’esperienza di gusto lenta e graduale. Si comincia a sorseggiare il caffè caldo, che piano piano si intiepidisce: in questo arco di tempo cambiano le caratteristiche percepite. Quando è più caldo siamo conquistati dal profumo, a mano a mano che la temperatura scende è l’aroma a diventare protagonista. In particolare, trattandosi di 100% arabica è l’acidità l’aspetto che si sente al palato: più accentuata in un Perù con note che rimandano al cioccolato fondente; più agrumato in caso di un’Etiopia.

L’americano è uno dei caffè più consumati al mondo, piace soprattutto ai più giovani per la semplicità di preparazione, il gusto fresco e identifica lo stile di vita smart che accomuna i millenials da Roma a New York, da Tokyo, Londra, Sidney e Singapore.

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