Basta sorseggiare una tazzina di caffè per far sì che ognuno di noi fornisca il personale contributo alla salute dell’ambiente. A patto che nella tazzina ci sia caffè biologico.

Negli ultimi dieci anni è aumentato il consumo di questo prodotto: è il segno di un’aumentata consapevolezza riguardo al fatto che una corretta alimentazione e una determinata scelta di prodotti siano non solo una scelta di qualità, ma anche una scelta etica.

Ma cosa si intende per caffè biologico? Si intende un caffè prodotto attraverso metodi di coltivazione che escludono l’utilizzo di pesticidi e altre sostanze chimiche. Questi metodi rispettano i cicli del suolo e garantiscono un’emissione inferiore di CO2 nell’atmosfera.

La scelta “bio” è certificata dagli organi competenti: questo vale per tutta la filiera, dall’azienda produttrice all’importatore, fino al tostatore. Per produrre, distribuire, tostare e vendere occorre rientrare in alcuni canoni definiti dalla legislazione internazionale di settore, pena la declassazione del prodotto che non può essere commercializzato come biologico.

La scelta bio coinvolge anche Marago Caffè: Bioemme è la linea di caffè attraverso la quale affermiamo l’attenzione al tema dell’ecosostenibilità. Coniugare qualità del prodotto e dell’ambiente è, infatti, un fondamento della nostra cultura aziendale e un punto di riferimento della nostra ricerca.   

Per finire, quale esperienza di gusto regala questo tipo di caffè? A parità di origine, i caffè biologici si distinguono per il tono più accentuato di alcune caratteristiche, in particolare sapore, aroma e acidità.

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