“No, grazie, il caffè mi rende nervoso”. “Preferisco di no, se no stanotte non dormo”. Quante volte abbiamo sentito pronunciare frasi come queste a una cena, a un incontro tra amici o di lavoro?

È giusto mettere sotto accusa la tazzina di caffè? A questa domanda è possibile rispondere con due parole: moderazione e informazione.

Il caffè è uno dei piaceri della vita, come tale, va goduto senza esagerare: non esiste una dose di tazzina perfetta, dipende da persona e persona nonché dal tipo di caffè.

Passiamo, dunque, al secondo punto: la necessità di conoscere meglio il caffè che si sta per bere.

Per sintomi come nervosismo, agitazione e disturbo del sonno, la caffeina è messa sul banco degli imputati, ma non tutte le tipologie di caffè contengono la stessa quantità di questa proteina.

I caffè ad alto contenuto di Robusta posseggono una maggior percentuale di caffeina: meglio limitarne il consumo durante la giornata ed evitare di consumarli in ore tarde.

Il discorso cambia con la specie Arabica di caffè, dove si ritrova una bassa quantità di caffeina.

Forse non tutti sanno che la caffeina è una proteina che protegge la pianta del caffè dalle malattie che colpiscono il frutto e la foglia. Queste malattie sono più frequenti nelle zone a bassa quota dove viene coltivata la specie Robusta. L’Arabica, al contrario, cresce sugli altipiani e, quindi, meno esposta al rischio di malattie, ne consegue il suo minor bisogno di caffeina.

Un 100% Arabica è, quindi, la soluzione migliore per gustare il piacere del caffè senza timore, concedendosi una tazzina anche dopo cena. Scoprite le qualità consigliate da Marago Caffè.

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